Cabergolina ratiopharm 0,5 mg 8 compresse

Cabergolina ratiopharm 0,5 mg 8 compresse

Ulteriori esami come la velocità di eritrosedimentazione (VES) e misurazioni della creatinina sierica devono essere effettuati, se necessario, per supportare una diagnosi di patologia fibrotica. La paziente dovrà fare particolare attenzione con cabergolina se ha o ha avuto reazioni fibrotiche (tessuto cicatriziale) che hanno coinvolto il cuore, i polmoni o l’addome. Come gli altri derivati dell’ergot, la cabergolina non deve essere usato in concomitanza ad antibiotici macrolidi (es. eritromicina) in quanto si potrebbe avere un aumento della biodisponibilità della cabergolina. Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica. Le informazioni sulle proprietà, le indicazioni, le controindicazioni, le modalità di somministrazione, la conservazione e altre informazioni su Dotsinex possono essere lette sul sito ufficiale del Ministero della Salute francese.

  • In caso di assunzione/ingestione accidentale di una dose elevata di Dostinex contattare il medico o recarsi al più vicino ospedale.
  • Tuttavia in un altro studio nei conigli non sono state osservate né malformazioni correlate al trattamento né embriotossicità con dosaggi fino a 8 mg/kg/die (pari a circa 300 volte la dose massima raccomandata nell’uomo).
  • Alcolici, caldo, attività fisica e febbre possono inoltre peggiorare i capogiri indotti dalla cabergolina; per questo è importante alzarsi lentamente, soprattutto al mattino, e sedersi alle prime avvisaglie di giramenti di testa.
  • In caso di accertata gravidanza durante il trattamento,come misura precauzionale, le pazienti devono essere controllate per individuare eventuali segni di aumento delle dimensioni ipofisarie, poiché durante la gestazione può verificarsi un’espansione di tumori preesistenti.

0 Forma farmaceutica

Il successo terapeutico è stato talora ottenuto somministrando una o due volte alla settimana la dose cumulativa settimanale (anche in questo caso off-label). Le dosi più alte possono essere necessarie nei maschi e nei pazienti con diabete, obesità o livelli molto alti di GH (53). Obiettivi Studi epidemiologici hanno dimostrato che la maggiore mortalità che si osserva nella malattia attiva viene ricondotta a quella della popolazione di controllo se si riportano i livelli di GH sotto 2-2.5 µg/L e si normalizzano quelli di IGF-I per gruppo di età (1). Nonostante i fenomenali progressi degli attuali trattamenti rispetto a quanto disponibile in passato, siamo ancora ben lontani dall’aver raggiunto tutti questi obiettivi. Ogni paziente di nuova diagnosi dovrebbe essere indirizzato a un’equipe multi-disciplinare con esperienza nel trattamento degli adenomi ipofisari, che comprenda almeno endocrinologi, neuroradiologi, neurochirurghi e radioterapisti (6).

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Poiché l’iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con cabergolina. Il trattamento con cabergolina deve essere interrotto nel caso in cui un ecocardiogramma riveli un nuovo riflusso valvolare o un aggravamento di un riflusso già esistente, un restringimento valvolare o un ispessimento dei lembi valvolari (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni). Da oggi una serie di farmaci passano dalla fascia A, completamente gratuita, alla fascia C, a carico del paziente. Nel primo gruppo si trovano tutti i medicinali vitali e quelli per le malattie croniche, completamente a carico dello Stato. Nella fascia C, invece, il cui costo dei medicinali è interamente a carico del cittadino, e non serve la prescrizione del medico, tranne per antidolorifici, antinfiammatori, ansiolitici, antipsicotici, antidepressivi, anoressanti, dove è previsto l’obbligo di ricetta.

Ad ogni visita, il rapporto rischio-beneficio del trattamento per la paziente deve essere rivalutato per determinare se sia appropriato proseguire il trattamento con cabergolina. Nelle prove cliniche controllate è stato dimostrato che DOSTINEX, somministrato alla dose singola di 1 mg al primo giorno post-partum, si è dimostrato efficace nell’inibire la secrezione di latte, cosi come nel ridurre la congestione e il dolore al seno nel 70-90% delle donne. Solo una minima parte delle pazienti presentava una sintomatologia mammaria recidivante, generalmente di lieve entità, alla terza settimana dopo il parto. Nelle prove cliniche controllate è stato dimostrato che DOSTINEX, somministrato alla dose singola di 1 mg al primo giorno post-partum, si è dimostrato efficace nell’inibire la secrezione di latte, così come nel ridurre la congestione e il dolore al seno nel 70-90% delle donne.

Il dosaggio raccomandato è di 0,25 mg (mezza compressa da 0,5 mg) ogni 12 ore per due giorni (1 mg dose totale). È probabile che i sintomi da sovradosaggio siano quelli dovuti alla iperstimolazione dei recettori della dopamina, quali nausea, vomito, disturbi gastrici, ipotensione posturale, confusione/psicosi o allucinazioni. La dose settimanale può essere somministrata in un’unica soluzione o divisa in due o più volte a settimana in rapporto al grado di tollerabilità della paziente. Durante la fase iniziale del trattamento, le pazienti devono prestare attenzione quando eseguono azioni che richiedono reazioni rapide ed accurate. Come per gli altri derivati dell’ergot, la cabergolina non deve essere somministrata a donne con ipertensione indotta dalla gravidanza, come la preeclampsia o l’ipertensione post-partum, a meno che il potenziale beneficio venga ritenuto superiore al possibile rischio . Prima di iniziare la terapia è anche utile effettuare un’analisi della velocità di eritrosedimentazione (VES) o di altri marker infiammatori, un test della funzionalità polmonare/esame radiografico del torace e test della funzionalità renale.

Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattate con agonisti della dopamina, incluso DOSTINEX (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). In caso di accertata gravidanza durante il trattamento,come misura precauzionale, le pazienti devono essere controllate per individuare eventuali segni di aumento delle dimensioni ipofisarie, poiché durante la gestazione può verificarsi un’espansione di tumori pituitari preesistenti. Si raccomanda di effettuare un appropriato monitoraggio clinico e diagnostico per lo sviluppo di patologie fibrotiche. Per l’inibizione della lattazione DOSTINEX deve essere somministrato il primo giorno dopo il parto. È importante somministrare Galastop con cautela in soggetti con gravi affezioni cardiovascolari, malattie epatiche, insufficienza renale, ulcera peptica o emorragie gastroenteriche.

Effetto della gravidanza sul decorso dell’acromegalia Se la gravidanza è iniziata, vuol dire che la malattia è in remissione o a bassa attività. Le esperienze riportate dimostrano che il rischio di incremento del volume https://www.quelmastermarketing.fr/2024/03/28/sito-web-inesistente-dove-acquistare/ tumorale durante la gravidanza è basso (1-8), pur sospendendo le terapie specifiche per l’acromegalia. Raccomandiamo l’irradiazione nei pazienti con malattia aggressiva o che sono resistenti (o intolleranti) ai farmaci.

I pazienti in terapia a lungo termine con DOSTINEX devono essere sottoposti a una valutazione regolare del loro stato cardiaco e può essere presa in considerazione l’ecocardiografia. Al di là di sporadiche segnalazioni (76,77), quando la terapia farmacologica viene sospesa (anche dopo lungo tempo), si osserva la progressiva ripresa dapprima dell’ipersecrezione ormonale, poi dell’attività di malattia e da ultimo della ricrescita tumorale (78,79). Quindi, di regola non ha senso provare a sospendere la terapia nel paziente che non abbia subito trattamenti ablativi. Le pazienti devono essere regolarmente monitorate per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. Una riduzione della dose/sospensione graduale fino ad interruzione dovrebbero essere considerati se tali sintomi si sviluppano. Gli agonisti della dopamina possono essere associati a episodi di attacchi di sonno improvviso nei soggetti con malattia di Parkinson.Possono essere presi in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.7 – Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari).

Anche nei casi in cui è utile farlo, si osservano falsi positivi, cioè mancata soppressione (tabella 3) (47). La secrezione di IGF-I è più costante nella giornata e dipendente da GH, età, sesso, stato nutrizionale, funzione epatica, ambiente estrogenico. Il dosaggio di IGF-I è il singolo dosaggio più utile nella diagnosi, con una correlazione semi-lineare con i valori medi di GH (arriva a plateau per valori di GH intorno a 20 ng/mL).

I profili farmacocinetico e metabolico di DOSTINEX sono stati studiati in volontari sani di entrambi i sessi e nelle pazienti iperprolattinemiche. DOSTINEX è un derivato dell’ergot ad azione dopaminergica con un potente e prolungato effetto di inibizione dei livelli di prolattina. Poiché l’iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con DOSTINEX. Come per gli altri derivati dell’ergot, DOSTINEX non deve essere somministrato a donne con ipertensione indotta dalla gravidanza, come la preeclampsia o l’ipertensione post-partum, a meno che il potenziale beneficio venga ritenuto superiore al possibile rischio. Il trattamento con DOSTINEX deve essere interrotto nel caso in cui un ecocardiogramma riveli un nuovo riflusso valvolare o un aggravamento di un riflusso già esistente, un restringimento valvolare o un ispessimento dei lembi valvolari (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni).

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